Le isole Egadi sono sinonimo di acque limpide e cristalline, di panorami mozzafiato a strapiombo sul mare, di spiagge di sabbia bianca e sottile. Ma sono anche sinonimo di tutela e valorizzazione dell’ambiente marino. Nell’arcipelago è infatti operativo, dal 2015, il Centro di primo soccorso per tartarughe marine dell’Area Marina Protetta “Isole Egadi”, gestito in collaborazione con il WWF Italia e Legambiente.
Un cuore pulsante per la salvaguardia di specie sensibili che entro il prossimo anno sarà trasformato in un vero e proprio Centro di recupero, nell’ambito del progetto LIFE+12 Tartalife, finanziato dalla Commissione Europea.
La struttura, aperta tutto l’anno, ha sede nel prestigioso Palazzo Florio di Favignana e si occupa della ricezione e della cura di esemplari di tartarughe marine in difficoltà, recuperati nei Compartimenti Marittimi di Trapani e Mazara del Vallo. Il Centro, oltre ad avere un’area dedicata alla riabilitazione di questi esemplari, ha a disposizione una piccola zona per le visite guidate, dove vengono fornite nozioni base sulla biologia ed ecologia delle tartarughe e sulle buone pratiche da seguire in caso di avvistamento o di recupero di esemplari in difficoltà.
Lo scorso 16 giugno, in occasione della Giornata mondiale delle Tartarughe, il Centro ha rimesso in libertà Cassiopea (nella foto a destra), un esemplare di “Caretta caretta” recuperato a Favignana da un pescatore che, dopo circa un mese di degenza, è tornata a nuotare nelle acque delle isole Egadi. Cassiopea, che deve il suo nome ad un sondaggio condotto sulla pagina Facebook del Centro, aveva problemi di galleggiamento, dovuti soprattutto all’ingestione di plastica.
La tutela delle tartarughe marine rientra nella mission istituzionale dell’Area Marina Protetta “Isole Egadi”, la riserva marina più grande del Mediterraneo, estesa per quasi 54mila ettari, istituita nel 1991 e gestita, dal 2001, dal Comune di Favignana per conto del Ministero dell’Ambiente.