Realizzato per volontà di Ruggero I d’Altavilla, il castello di San Giacomo si presenta ben conservato, grazie alla sua particolare collocazione all’interno di una struttura carceraria, che non lo rende accessibile, al momento, ai visitatori.
Il castello è raggiungibile tramite un corridoio pensile coperto che collega l’ingresso con una piccola palazzina adiacente, nella quale sono organizzati gli uffici del personale di guardia. A pianta quadrata, la struttura è circondata da un fossato, con la parte inferiore incavata nella roccia
Il Castello nel tempo…
La costruzione del castello risalirebbe al 1074-1101, come testimoniato da una lapide, oggi inesistente, collocata nel muro di cinta. Venne riedificato sulla base del nucleo costruito in epoca normanna nel 1498 dal Signore di Favignana Andrea Rizzo, durante il regno aragonese di Ferdinando II il Cattolico.
Le fonti storiografiche locali ci tramandano questa descrizione del forte: “Il fabbricato principale è di forma quadrata e rappresenta il maschio, aCddossati ad esso stanno gli altri fabbricati minori dei quali due triangolari, situati ai lati opposti, formano le punte più lunghe della stella. La parte inferiore del castello incavata nella roccia, giace sotto il suolo stradale, ed è separata dai terreni adiacenti, da un fossato che gli gira attorno seguendo il perimetro. La parte del castello sotto il suolo doveva servire per deposito di munizioni, per alloggio degli ufficiali e delle truppe, che erano così garantiti da qualsiasi attacco che potevano ricevere dal mare, mentre quella elevata e visibile del maschio, era in ogni senso munita da feritoie e spiraglie. Due ponti levatoi univano il castello all’isola”.
La chiesa principale dell’isola dedicata a San Giacomo si trovava nella periferia del forte. La cella campanaria, della quale non esiste che la base, si ergeva sui locali ora adibiti ad uffici di direzione dello stabilimento. Tale chiesa fu poi sostituita dalla chiesa più antica dell’isola, Sant’Anna attorno alla quale, nel corso del secolo XVII, crebbe il primo nucleo abitativo ad opera dei Pallavicino, primi proprietari delle Egadi. Nel XVIII secolo i Pallavicino fecero costruire la chiesa Madrice in posizione sfalsata, in modo da non impedire la vista del mare alle guarnigioni che risiedevano al San Giacomo e a cui spettava la difesa da eventuali attacchi pirateschi.
Fonte: mostra fotografica “Il Castello Invisibile“, del 2013