“Zio pippineddro” è il pescatore più anziano di Marèttimo. Compirà 94 anni a novembre. La sua è una storia carica di emozioni che rivivono nei suoi racconti ogni volta che ripercorre con la mente le mille difficoltà incontrate in quasi un secolo di vita.
Giuseppe Bevilacqua, questo il suo nome, descrive, circondato dall’affetto dei suoi tre figli, con lucidità, enfasi e trasporto una serie di avventure che meriterebbero la sceneggiatura di un film o di essere romanzati in un libro. Fin da giovane ha iniziato a coltivare la passione per la pesca. Poi la partenza per la guerra con anni trascorsi tra Grecia e Germania, tra battaglie in trincea e tentativi di fuggire dai campi di concentramento.
Dopo l’esperienza in una famiglia tedesca che lo aveva “adottato”, la conoscenza di un corregionale di origine catanese ed il ritorno a casa con la gioia della famiglia e degli amici che lo credevano morto. Una nuova battaglia ed una lunga lotta per vincere la malaria, prima di iniziare una vita fatta di pesca ed amore per l’isola. Gli ultimi anni sono stati poi vissuti su una imbarcazione da diporto di proprietà di una famiglia torinese che, in uno dei suoi viaggi, lo riportò in Grecia. Qui l’incontro fortuito con un camionista del luogo che lo accompagnò a visitare i posti di guerra dove oltre 6000 suoi compagni persero la vita.