Le Egadi stanno crescendo. È sotto gli occhi di tutti. Sono delle isole da sogno, ma questo chi le conosce e le vive da sempre lo sa da tempo. Adesso stanno affiancandosi e sostituendo egregiamente altri “pezzi di paradiso” del Mediterraneo votati ad un turismo di alta eleganza.
Favignana, Levanzo e Marettimo, con le proprie enormi differenze paesaggistiche, non sono ormai da meno di Pantelleria, delle Eolie e attirano turismo e interesse anche da parte di chi prima sceglieva mete come Ibiza o Formentera. Ciò è dovuto sicuramente alle energie messe in campo sia dalle ultime amministrazioni che dai privati. In queste isole ci si crede. Chiunque le visita o le vive, ormai se ne innamora e in un modo o nell’altro questa passione si trasforma in qualità dei servizi, in ottimo cibo, in attività ricettive eleganti e di classe, in innovazioni legate all’accoglienza turistica che riescono a legare la meravigliosa ospitalità siciliana con una professionalità spesso propria di altre latitudini.
In questo contesto, in questa visione, il mio studio tecnico (Castellinaria), di cui fanno parte anche gli architetti Giuseppe Rizza e Luisa Alagna, su indicazione di un lungimirante e soprattutto appassionato committente, Lorenzo Malafarina, è riuscito ad aggiudicarsi il faro di Levanzo a Capo Grosso e quello di Marettimo a Punta Libeccio. La concessione è stata ottenuta tramite un bando internazionale dell’Agenzia del Demanio che da un pò di anni promuove strategie e progetti per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico; un progetto di ampio respiro che prende il nome di “ValorePaese”, avente l’obiettivo di accrescere il valore economico e sociale dei manufatti come i fari e dei territori in cui sono inseriti, contribuendo così ad aumentare la competitività dell’intero Sistema-Paese.
Le due strutture, il faro di Levanzo e quello di Marettimo, diventeranno due maison d’hotes ovvero strutture ricettive aperte, con alti standard di accoglienza dove offrire esperienze uniche. Oggi il progetto pensato per i due fari, è una “dimora” nella declinazione di “lighthouse accomodation”, e si equipara ad un vero e proprio “guardiano” del patrimonio artistico e naturalistico delle isole Egadi, rappresentando soluzione di soggiorno in un contesto storico e paesaggistico privilegiato.
Il recupero e il riuso del faro saranno fortemente innestati su un progetto di valorizzazione generale che viene vivificato dalle partnership con tutti gli attori operanti nel territorio e dalla connessione costante tra struttura e contesto, assicurando la loro fruibilità pubblica e accessibilità.
Nell’ottica del riuso il complesso è stato totalmente progettato secondo i principi del restauro conservativo ed è stata posta particolare attenzione all’implementazione di tutti i confort propri della ricettività di alto livello; ciò si traduce nella creazione di un organismo di alta qualità architettonica naturalmente inserito in un contesto straordinario ed in grado di fornire i più elevati standard di accoglienza per soddisfare le esigenze di una clientela esigente e cosmopolita.
I Fari, a lungo abbandonati, saranno quindi restituiti alla comunità delle Egadi, che attraverso la partecipazione sociale e attraverso una ricettività di alta qualità affidata al privato, se ne riapproprierà e si doterà di due ulteriori perle in un contesto magnifico.
Arch. Benny Musillami