Chi ama viaggiare non può rinunciare ad abbinare momenti di completo relax a momenti di crescita culturale. Da una parte le spiagge e i tuffi nell’acqua cristallina, dall’altra le visite alla scoperta del patrimonio storico ed artistico di un territorio. Tappa d’obbligo, per chi sceglie un soggiorno alle Egadi, è l’escursione alla Grotta del Genovese, nell’isola di Levanzo.
Posizionata ad un’altezza di circa trenta metri su alte e ripide pareti calcaree, quasi nascosta dalla vegetazione tipica della macchia mediterranea, la grotta rappresenta una grandiosa testimonianza dell’era paleolitica e neolitica. La struttura è rappresentata da un “santuario preistorico” dove si fondono, in perfetta armonia, religione e cultura, in un susseguirsi di graffiti e pitture rupestri di uomini e animali. Raggiungibile in barca e in fuoristrada è una cavità di straordinario interesse storico e archeologico.
L’antro, di formazione carsica, si affaccia su una piccola cala eponima, immersa in uno scenario di grande suggestione. All’interno si trovano 33 figure incise di cervi, bovini, cavalli, pesci e uomini, risalenti a 11-12 mila anni fa, ovvero alla fase finale del Paleolitico, e un centinaio di figure dipinte, risalenti invece a 5-6 mila anni fa, ovvero alla fine del Neolitico.
Anche se solo per un’escursione di qualche ora, la Grotta del Genovese vale il prezzo del biglietto per Levanzo.